"Agora", di Alejandro Amenábar

AgoràA volte su questo blog trovano pubblicazione recensioni di film, come i più assidui tra voi avranno notato: certo non con sistematicità, ma non appena c’è qualche visione "cinematografica" che mi colpisce non esito a scriverci su due parole. Però c’è un film del quale rischio di non poter parlare, nemmeno se volessi: questo film è Agora, del regista cileno Alejandro Amenábar, già autore di The Others e Mare Dentro. Rischio di non poterne parlare perchè il suo autore, Amenábar appunto, ha scelto per esso un tema che ha scatenato, per l’ennesima volta, l’ostracismo religioso ed il timore reverenziale delle case di distribuzione cinematografica. Agora racconta la storia di Ipazia, scienziata e filosofa alessandrina, depositaria di una grandiosa e millenaria cultura, che fu trucidata dal vescovo di Alessandria Cirillo in nome, manco a dirlo, della fede cristiana. Oggi si sta cercando di fare quello che altri hanno fatto con interi popoli: cancellarne la memoria, e persino il nome nella cultura popolare, in quanto, evidentemente, la sua storia potrebbe costituire motivo d’imbarazzo per le gerarchie ecclesiastiche; oppure no, magari si tratta soltanto della stupidità preventiva cui, purtroppo, le figure religiose più importanti di questo paese allo sbando non smettono mai di dare prova.
In ogni modo, è nostro dovere combattere perchè il film non sia censurato e trovi una distribuzione adeguata. Quindi, qui di seguito trovare un sito con una petizione perchè il film venga distribuito, il sito ufficiale dell’opera e la pagina Facebook (per chi usa Facebook) che sostiene questa nostra stessa battaglia. Qui, invece, la pagina Wikipedia relativa al film di Amenábar.
Fatevi sentire!

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