E ora… l'ONU!

Sta diventando fin troppo facile, l’ultima tirata di Ratzy si commenta praticamente da sola…

Benedetto XVI riceve i rappresentanti delle ong cattoliche accreditate presso le Nazioni Unite
"Basta con il relativismo morale che domina gli organismi internazionali"
Duro attacco del Papa all’Onu
"Dimentica la dignità dell’uomo"
Stizzita replica del palazzo di Vetro: "Il nostro è un accordo tra Stati. Siamo fondati
sui diritti umani e cerchiamo di parlare con il più alto numero di interlocutori"

ROMA – Papa Benedetto XVI denuncia la logica del "relativismo morale" che a suo avviso domina l’Onu e gli altri organismi internazionali. C’è un rifiuto, ha detto, a riconoscere la centralità della "legge morale naturale" e la difesa della "dignità dell’uomo". Le regole internazionali – ha proseguito il Pontefice – si basano solo su una ragione politica e non etica e ciò porta ad "amari risultati". E con il palazzo di Vetro si apre una lacerazione che se non è una frattura poco ci manca. Lo staff del segretario generale Ban Ki-Moon ci ha pensato su quasi mezza giornata e in serata è stato mandato avanti il portavoce dell’Onu Farhan Haq per precisare che "le Nazioni Unite nascono da un accordo tra Stati e si fondano sui diritti dell’uomo". Beh, ad esempio la "moratoria della pena di morte" costituisce una gravissima prova di relativismo morale, un amarissimo risultato politico ottenuto negoziando sui valori fondamentali, una palese negazione della "dignita dell’uomo". Già. Sarà perchè, magari, nel dibattito sulla moratoria la Chiesa ha scelto di appoggiare chi riteneva opportuno accorpare alla problematica della pena capitale quella dell’aborto, mettendole sullo stesso piano (ripensandoci, visto che come essere umano non conto un cazzo, vorrei tornare ad essere un embrione). Hanno perso. Vuoi vedere che sono pure permalosi? Un botta e risposta inedito, pesante, polemico. Una gaffe, un fraintendimento oppure il Pontefice ha veramente voluto attaccare il Palazzo di Vetro? Certo, se non intervengono precisazioni e correzioni, l’odierno scambio di vedute non è un bel viatico per la visita del Pontefice alle Nazioni Unite prevista per il prossimo 18 aprile. Ma Ratzy è il papa del dialogo!! Ricevendo nel Palazzo Apostolico un centinaio di rappresentanti delle più importanti ong cattoliche accreditate presso le istituzioni delle Nazioni Unite, Ratzinger ha detto che la cooperazione internazionale non può "imporre stili di vita" che calpestano il valore della vita.
Il forum delle organizzazioni non governative di ispirazione cattolica inaugurato stamane a Villa Aurelia, costituisce il primo passo del Vaticano verso la creazione di una sorta di task force per sostenere l’azione della Santa Sede sulla scena internazionale in difesa della dignità umana
. E come? Per esempio propugnando l’idea che dall’AIDS ci si preserva con la castità? Bella mossa. Ah, un consiglio: sapete come ci si preserva dalla morte? Non nascendo. Sì, ma non aspettatevi che questo ve lo dicano… Dopo le polemiche con l’Unicef e Amnesty ha messo in guardia le ong dal rischio di perdere di vista nella loro azione assistenziale il riferimento ai valori etici. "Le discussioni internazionali – denuncia il Papa – sembrano caratterizzate da una logica relativistica che considera come sola garanzia di una pacifica coesistenza tra i popoli un rifiuto di ammettere la verità sull’uomo e la sua dignità". Verità di cui lui, Ratzy, è ovviamente l’unico depositario. Papa Ratzinger ha sottolineato invece la necessità di "un’etica fondata sul riconoscimento di una legge morale naturale". Ignorarla, afferma, "ha condotto, in realtà, all’imposizione di una nozione della legge e della politica che alla fine genera sì un consenso tra gli Stati, ma condizionato da interessi di breve termine o manipolato dalla pressione ideologica, l’unica vera base delle norme internazionali".
Secondo il Papa, "i frutti amari di questa logica relativistica sono purtroppo evidenti: pensiamo, ad esempio, al tentativo di considerare come diritti umani le conseguenze di certi stili di vita auto-centrati;
(L’omosessualità, forse? Ah, già, dimenticavo: è una malattia. Quindi può essere curata con la castità!) la mancanza di preoccupazione per i bisogni economici e sociali delle nazioni più povere; il disprezzo per la legge umanitaria e la difesa selettiva dei diritti umani". Credo che qui dovremmo piuttosto prendercela coi "buoni cattolici" alla Bush, di cui il mondo abbonda, che da soli causano più sofferenze ai popoli di quante sia possibile immaginarne. "Vi incoraggio – ha concluso il Pontefice rivolto alle ong cattoliche – a combattere il relativismo in modo creativo, presentando la grande verità sull’innata dignità dell’uomo e i diritti derivati da questa dignità come un insieme di principi etici che, per la loro natura e il loro ruolo di fondamento della vita sociale, rimangono non negoziabili".
Era ancora mattina presto quando queste parole sono rimbalzate oltre oceano per arrivare sulla First avenue e risalire i piani del Palazzo di Vetro. La replica è arrivata dopo averci pensato su tutta la mattina. Significativo che la replica – praticamente un ripasso di storia – sia stata affidata al numero 3 della sala stampa Farhan Haq e non direttamente allo staff di Ban KI-Moon. Il prossimo 18 aprile il Pontefice è atteso proprio all’Onu e questo scambio di opinioni non è un bel precedente.
"Le Nazioni Unite nascono da un accordo tra Stati – ha ribadito Farhan Haq – ma non dimenticano che una delle pietre miliari dell’Onu è la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo". Nel dna dell’Onu, che pure è un’organizzazione dove "i popoli sono protagonisti" ci sono quegli principi etici di cui parla il Papa, e che secondo Benedetto XVI "non sono negoziabili per loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale. Ascoltiamo i popoli, le ong, gli attivisti per i diritti umani e i singoli parlamentari". E’ possibile fare anche di più "ma l’Onu cerca sempre di includere il maggior numero possibile di interlocutori".
Il prossimo 18 aprile il Pontefice visiterà il Palazzo di Vetro. "Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon vuole parlare con il Papa di una grande varietà di argomenti" ha riferito Haq. L’agenda dell’incontro deve essere ancora discussa in dettaglio. E’ possibile che sia posto anche per il "relativismo morale" delle organizzazioni internazionali. 

Per fortuna che esistono i cattolici illuminati, e che la Chiesa non è solo "Comunione e Penetrazione" (come Gianni Vattimo rinomino il gruppo di Don Giussani dopo la Giornata Mondiale Della Gioventù a Roma). A parte tutti gli scherzi, gli intenti satirici e tutto il resto, la situazione è grave. Non solo a mio avviso, credo. Anzi, è gravissima. Confido nel senso di responsabilità che anche il Papa dovrebbe avere, nascosto da qualche parte. Speriamo che la deriva fondamentalista finisca presto. 

2 Risposte a “E ora… l'ONU!”

  1. Stizzita replica del palazzo di Vetro: “Il nostro è un accordo tra Stati. Siamo fondati

    sui diritti umani e cerchiamo di parlare con il più alto numero di interlocutori”

    Fortuna che qualcuno resiste. Ti andrebbe di passare al mio post dove ho scrittouna riflessione a riguardo?

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