Esce “Agosto”, primo demo cd del Laboratorio

Un lavoro cullato molto a lungo, dal maggio di quest’anno, quando s’è iniziato a parlarne, alla fine di agosto, quando finalmente le sessions di registrazione hanno avuto luogo, fino ad oggi: terminata finalmente la post- produzione (e siamo andati così lunghi anche a causa di una fase di missaggio pressoché infinita…) il cd è pronto per entrare nelle vostre orecchie.

È stata dura, ma alla fine il risultato ci ripaga di tutti gli sforzi fatti e le fatiche sostenute.

Cosa dire di questo “Agosto”? Probabilmente, innanzitutto, che è quanto di meno “estivo” potreste pensare di ascoltare. Il titolo evoca un agosto dell’animo, uno stato di abbandono e di malinconica solitudine. È inevitabile, quando si inizia a suonare con un gruppo (anche se molto particolare, come questo nostro gruppo aperto), rendere in qualche modo omaggio ai padri, tendere ai propri referenti: ecco perché, per parlare di “Agosto”, probabilmente sarebbe necessario partire dalla cover di “Third Stone From The Sun” di Hendrix, nata come tentativo di “destrutturazione” del brano; passare poi ad “Estetica del lavoro (crescita zero)” la quale, a parte l’evidente intento politico (inevitabile, oseremmo dire), scaturisce dalla ripresa di un’idea degli Area (e di un brano quasi omonimo, “Zyg- Crescita Zero”); arrivare a “Viola e un poco nervosamente”, nata invece da un’improvvisazione molto funky, che si compenetra con un testo poetico (da cui il titolo) del grande futurista russo Majakovskij, che narra di un amor fou oggetto di scherno da parte del mondo cosiddetto “normale”; e giungere infine ad “Agosto”, la titletrack, speriamo quanto di più diverso da tutto ciò che possiate aver mai sentito.

Come già altre volte detto, però, questo album è spezzato in due parti e gli ultimi due brani non hanno assolutamente niente a che vedere coi primi quattro. Sono due excursus completamente elettronici in territori sonori alla Tangerine Dream, Klaus Schulze, Popol Vuh: il meglio del Krautrock tedesco. “Phobos/Deimos” ha un riferimento “astronomico” (i due pianetoidi satelliti di Marte) ed uno mitologico (Phobos e Deimos, paura e terrore). “Nosferatu- Phantom Der Nacht”, riprende la traccia vocale del film omonimo di Werner Herzog per restituire indietro un “audio- concetto” sul tempo e sulla morte.

 

La volontà del laboratorio è sempre stata quella di sfidare l’ascoltatore, proponendo un sound che sia veramente lontano anni luce dal rock da classifica che abbonda al giorno d’oggi e dalle sonorità commerciali, cercando di provocare il fruitore e coinvolgerlo emotivamente nel discorso sonoro e musicale, strappandolo alla passività alla quale il mercato e il consumo lo costringono.

È nostra convinzione che la musica non necessiti di innumerevoli alambicchi e salti mortali tecnici per raggiungere l’ascoltatore: l’appagamento unicamente estetico non fa parte dei nostri interessi. Non vogliamo gratificare nessuno, né chi ci ascolta occasionalmente né il purista, l’esperto, l’appassionato che ne sa di musica; pensiamo che tutto ciò che allontana un brano dalla semplicità lo allontani anche dalla mente dell’ascoltatore, e non va dimenticato che l’ascoltatore deve essere coinvolto e “sfidato” (intellettualmente parlando) di continuo. Quindi, non aspettatevi furenti variazioni ritmiche, tempi irregolari, a-soli veloci, tecnica che scorre a fiumi. Aspettatevi brani semplici, a volte scarni, e il resto mettetecelo dentro voi stessi.

La musica non serve a gratificare l’ego di chi la fa: serve a comunicare. L’intento di “Agosto” è proprio questo, è un album aperto, un discorso musicale volutamente incompiuto e sospeso, è per intero un “audio- concetto”, e l’obiettivo è quello di abbattere la barriera tra chi suona e chi ascolta, instaurando un collegamento tra queste due entità o almeno avvicinandole più di quanto non accada normalmente.

Non è musica per riempire gli stadi, né da sparare a tutto volume. È musica che vorrebbe mettere sensibilità diverse in comunicazione tra loro.

 

Questo discorso musicale e sonoro è appena iniziato, chiaramente verrà approfondito, e il Laboratorio continua a lavorare in questa direzione. Per ora, “Agosto” è quello che abbiamo partorito. Le idee abbondano, i progetti non mancano. L’obiettivo è liberare la musica, che è di tutti ed appartiene a tutti e che chiunque (anche col solo rumore dei proprio passi, coi rantoli espressi da una chitarra elettrica violentata da un distorsore, con un grido o un fischiettio) può produrre. Il Laboratorio crede fermamente che la musica non appartenga a nessuno, né tanto meno solo a chi “sa suonare”: la musica è un bene che appartiene a tutti, e tutto è musica, anche e forse soprattutto laddove la musica non c’è.

Come avrebbe detto John Cage: “Se noi siamo disposti a lasciare da parte tutto ciò che si definisce musica, allora tutta la vita diventerà musica”. Noi muoviamo in questa direzione. Sta a voi decidere se seguirci o meno.   

15 Risposte a “Esce “Agosto”, primo demo cd del Laboratorio”

  1. Sto sentendo agosto e mi pare di sentire che in sottofondo ci siano le onde del mare (sperando che non siano un difetto delle mie cuffie! ^^), molto in tema!

    Poi c’è da dire che il nuovo template mi ha gasata tantissimo, tant’è che stavo scrivendo un ‘ma dove l’avete preso così bello?’

    Poi ho guardato meglio… Niente da fare: lei è la maestra, il top del top!

  2. Un’altra cosa: non riesco a capire se sia tutto basso o se in alcuni punti vi sia qualcuno che fa una specie di ‘du du du du…’ O.o

  3. Sì, quelle in sottofondo sono onde del mare, e sì, è tutto tutto basso (anzi, due bassi elettrici). Anche se, a tratti, abbiam tirato fuori dei suoni che del basso hanno molto poco!

    In effetti, il template è splendido, e dobbiamo tutto alla “Maestra”, come l’hai giustamente rinominata. Ha fatto un lavoro splendido.

  4. @mulaky: no no, questo è davvero un lavoro coi fiocchi… fa sembrare tutto il prgetto molto meno dilettantesco di quanto non sia, ed è già tanto, credimi! 🙂

  5. ribadisco quanto già detto in un arco di tempo più o meno lungo: il template più bello è quello che ho nel mio privatissimo blog.

    edward norton supera tutti, c’è poco da fare…

  6. @ut0pia: beh, dai, anche il mio non è malaccio…

    @mulaky: mi fido sulla parola, dato che non riesco a vederlo! 🙂

  7. eh ma uto dice così perchè sono riuscita a riportare graficamente sul blog ciò che era nella sua testa, proprio tutto 😀

  8. eh ma uto dice così perchè sono riuscita a riportare graficamente sul blog ciò che era nella sua testa, proprio tutto

    Ma anche qualcosina in più, eh!

    E ditemi se non sembra un vero covo pirata, Yo-oh! Yo-oh! A pirate’s life for me!!!

  9. Beh, nel caso del mio blog il capolavoro è stato di certo il lettore per i file musicali… visto anche che ho fatto fare una faticaccia a mulaky, con ‘ste benedette canzoni!! 🙂

  10. Allora resto in attesa delle tue impressioni… ma che ti era parso poi di “Agosto”, a parte le onde del mare? 🙂

    Ciao!

  11. In tutta sincerità devo risentirla con calma, quando non ho niente altro da fare. E lo farò quanto prima, promesso 🙂

  12. Don’t worry! Per quanto riguarda il mio “disegno”, invece, sto cercando di darmi da fare, ma per ora non sono soddisfatto… spero di farcela entro capodanno!!! 🙂

    …vabbè, farò del mio meglio.

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