Ka Mate Ka Ora, "s/t"

Ka Mate Ka OraLentezza. Ascoltando questo demo cd dei Ka Mate Ka Ora, nome "insolito" per un trio di Montale (provincia della nostra “ridente” Pistoia), “lentezza” è il primo termine che viene in mente, laddove il suo uso non vuol essere, come magari è possibile intendere nella nostra mentalità di uomini moderni sempre più avvezzi all’alta velocità, negativo, bensì vuole identificare uno dei (numerosi) fattori che fanno di questa musica ciò che essa è, colorandola di riflessi multicolori. Lentezza è il tempo che occorre per la riflessione, per uno sguardo sul mondo che non sia superficiale, rozzo- sbrigativo, appunto. Lentezza è il modo in cui questa musica si dispiega, svelando particolari che alla “normale velocità” nessuno di noi noterebbe. Lentezza come chiave d’accesso ad un’esperienza più profonda della realtà, un altro punto di vista. I Ka Mate Ka Ora ci offrono un punto diverso per far da base alla nostra osservazione: un battito minimale, accompagnato presto da basso e chitarra, introduce alle (fantastiche, lasciatemelo dire) digressioni distorte di Pony’s Broken Leg, pezzo d’apertura del cd. Qualcuno altrove ha già utilizzato per questa musica l’aggettivo di “catartica”, una catarsi pesantemente distorta, fatta di improvvise aperture, riverberi, onnipresenti distorsioni capaci di comunicare una sensazione di lacerante completezza. Bonnie inizia su una linea minacciosa del basso, spezzata sul finire di battuta dalla chitarra: fa il suo ingresso un cantato etereo, per un episodio di grande delicatezza. Forse però il vero fulcro del lavoro è il terzo brano, Draw A Straight Line And Follow It, una canzone costruita come “ripresa e variazione” di un unico riff, replicato numerose volte, dove la sovrapposizione di effetti differenti, di suoni e timbri appena lievemente diversi sortisce un effetto “pieno/ vuoto” davvero interessante ed inusuale, come una scatola dentro la quale si vadano progressivamente a mettere contenuti sempre nuovi, l’esempio di una canzone “in itinere” che può teoricamente non esaurirsi mai, ed il cui lungo minutaggio, proprio in virtù dell’inventiva che lo sorregge, non rappresenta in nessun momento un ostacolo alla sua fruizione. Davvero un grande brano, le cui componenti son dosate in modo perfetto e non c’è mai niente di troppo né niente di mancante, un esercizio nel quale si opera di addizione e sottrazione con risultati sempre abbaglianti per efficacia. Chiude il disco Thick As The Summer’s Stars (il cui titolo è una citazione dal componimento A Prophecy di William Blake, “Prince of the Sun! I see thee with thy innumerable race,/ Thick as the summer stars”), delicatamente sorretta da un riff distorto di rara forza emotiva, chiosa ideale per un disco dalle numerose sfaccettature, capace di cullare e ferire, tenero e dolente, etereo e disperato.
I Ka Mate Ka Ora sono depositari di un sound unico, efficace, d’impatto, i loro muri di suono e le loro distorsioni ti accarezzano così come, un attimo dopo, sembrano travolgerti, e forse il segreto sta tutto nella facilità con cui la loro musica sa generare, in chi ascolta, una tale gamma di emozioni spesso contrastanti. Oltretutto la proposta del trio di Montale dimostra una volta di più come ci siano artisti e idee, intuizioni valide e degne di nota anche in questa nostra povera Italia, purtroppo sempre schiacciate dai dogmi del mercato e dalla colonizzazione anglosassone: certo, la musica che i Ka Mate Ka Ora ci propongono non nasce in Italia, ma la rilettura che ne danno è del tutto personale e degna di attenzione. C’è sempre un altro punto di vista dal quale bisognerebbe guardare le cose per poter affermare di averle sul serio comprese e I Ka Mate Ka Ora forniscono esattamente questo punto di vista, la lentezza della loro musica è il mezzo attraverso cui le alternative si palesano, il loro suono è la pietra angolare di molteplici possibilità che, per inciso, valgono tutte quante la pena.

Per approfondire, visitate la pagina MySpace della band, nella quale potrete trovare maggiori informazioni, recensioni, articoli nonchè lo streaming di alcuni brani. Per i forzati di YouTube, in rete ho reperito questo video per "Thick As The Summer’s Stars"… buon ascolto e buona visione

2 Risposte a “Ka Mate Ka Ora, "s/t"”

  1. Ma è stupendo! Non sonosco queste magiche armonie… è ora che mi documenti! Buon week end

    Ciaooo

  2. Ciao! Sì, ti consiglio di ascoltarli, sono davvero bravi… trovi il link nel post!

    Ciaooooo, buona domenica (o quel che ne resta, ahinoi!) 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.