"Quando l'ombra dilegua e se ne va…" (cit.)

… stamani arrivo sul blog e scopro d’esser stato coinvolto in un giochino diabolico da un utente che leggo spesso. E che si deve fare? Premetto che odio compulsivamente le "catene" di ogni genere, e questa mi pare l’ultima evoluzione del genere, ma per stavolta farò un eccezione!!
Trattasi di sputar fuori le proprie "zone d’ombra", immagino le proprie contraddizioni, idiosincrasie e quant’altro. Vediamo….

Vado in bestia quando la gente mette disordine nelle mie cose, e questa è proprio una forma di maleducazione che non riesco a sopportare. Sono molto "precisino" e mi piace ritrovare le cose nel posto in cui le ho messe l’ultima volta, e non all’esatto antipodo. Non è un caso che la convivenza con mio fratello minore tenda a diventare molto molto difficile… parimenti, mi imbufalisco se chi parla al telefono con me non mi ascolta, o contemporaneamente fa altro e si distrae: mi viene la voglia di menare le mani, e per la rabbia devo abbassare la cornetta il più presto possibile (la mia ragazza ne sa qualcosa… perdonami, se puoi!).

Non sopporto chi non si fa problemi, chi non vede i problemi o pensa che non esistano, o che al limite si possano risolvere con un placebo… quindi, odio tutti gli elettori del PDL e delle Lega che votano Silvio perchè toglierà l’ICI. Ma questo fa parte di un disagio molto più diffuso nei confronti della gente che non vede un metro oltre il proprio naso, e ne è pure ben contenta. Non capirò mai come si possa vivere (?) così.

Non posso più sopportare la gente che non sa guidare, che mette la freccia a sinistra per entrare su una rotonda, che non concede sistematicamente la precedenza, che parla al cellulare mentre guida, che non adopera gli indicatori di direzione (più in generale… ma perchè il loro uso è tanto desueto??), che non si capisce cosa voglia fare quando sta per strada e che, se gli finisci nel mezzo della loro cronica e pericolosa incoscienza, si incazza pure!

Continua a piacermi da matti Wim Wenders, seppure debba ammettere a malincuore come il suo ultimo cinema non sia più all’altezza dei grandi lavori degli anni ’70-’80… e probabilmente il film che mi ha spinto più di ogni altro ad amare il cinema è stato il suo "The Million Dollar Hotel". Ebbene sì. Ad ogni modo, a me sta bene così.

Ma soprattutto, periodicamente, non mi sopporto, e confliggo con me stesso. Comincio a pensare che avreste fatto meglio a farmi arrivare una catena sulle mie "zone di luce"…

E visto che le disgrazie non vengono mai sole, vorrei che questa catena fosse "allegramente" tenuta viva da:
utOpia
Anarcadia
Mulaky
e, perchè no, Deeproad
(ma forse sto chiedendo troppo)

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