Six Feet Under

Al peggio non c’è mai fine. I fatti: polemica sulla visita di Ratzy alla Sapienza, contestazioni annunciate, alla fine la visita salta; "papa-day" ieri, in Piazza S.Pietro, per dimostrare solidarietà al papa; scandalo nell’Udeur, arresti domiciliari per la moglie di Mastella, sette capi di imputazione anche per il (ormai ex) ministro della Giustizia; di pochi minuti fa l’annuncio di Mastella che chiama l’Udeur fuori dal governo Prodi auspicando un veloce ritorno alle urne.

Andiamo con ordine. La Sapienza:  a Ratzy non è mica stato impedito di andare! Semplicemente, qualcuno, non a torto a mio modo di vedere, non vedeva di buon occhio il fatto che questo signore tenesse una lectio magistralis all’apertura dell’anno accademico. Far andare ‘sto tipo a parlare (come sempre, senza contradditorio) non mi sembra particolarmente producente. Potevano organizzare un dibattito: questo sì che sarebbe stato bello ed interessante (e realmente democratico), ma come sempre certe persone non si muovono se non sanno di poter dire tutto e il contrario di tutto senza essere in alcun modo contraddetti. Perchè diciamolo chiaramente: questo tale ha affermato che la condanna di Galileo fu "ragionevole e giusta", citando e travisando Feyerabend; questo tale afferma di continuo che non è possibile riconoscere alcuna forma di amore che non si riconosca nella famiglia cattolicamente intesa; questo tale equipara la questione della pena di morte a quella dell’aborto; se Ratzy e la sua accolita non apprezzano la satira in tv, i programmi in questione vengono chiusi. Io credo che sia molto sopravvalutato anche come teologo, figurarsi come filosofo (mi viene l’orticaria ad usare una parola come "filosofo" riferita a questo tipo). Però potevano organizzare un dibattito. Il fatto è che, fiutata l’aria, hanno preferito rinunciare per recitare la parte di quelli che vengono censurati, incassando immediatamente la solidarietà di tutte le tv e tutti i politici (penso a Mimun nel leggendario editoriale del tg5 dedicato alla "rinuncia di Ratzy": accusa i contestatori di aver danneggiato la cultura e l’immagine del paese e, cinque minuti dopo, manda in onda un bel servizio impregnato di inciviltà e mancanza di rispetto nel quale si intervistano i genitori, sconvolti, di una bambina di tre anni morta di meningite fulminante a Torino. Questo genere di cose sì che alza il livello culturale del nostro paese, vero Mimun? Questo vale come mille altri esempi.). Nessuno ha censurato Ratzy. Poteva presentarsi e tenere comunque il suo discorso. Ma non l’ha fatto, facendosi scudo delle contestazioni. Per quale motivo non dovrebbe essere contestato? Ma chi cazzo è?? La sua opinione vale quanto la mia, a mio modo di vedere. Viene, dice quello che pensa (liberissimo) e io rispondo. In fin dei conti i "contestatori" volevano solo il permesso di contro-manifestare: ottenuto quello, avrebbero semplicemente fatto un corteo. Qual è il problema? Il problema è che la chiesa non accetta contraddittorio: tutto questo parlare di dialogo è un enorme imbroglio. Questi non vogliono dialogare. Vogliono dettare la linea da seguire. Allora, se non accettano le regole democratiche, stiano pure a casa loro. Io non sentirò certo la loro mancanza. Come ha detto ieri sera Veronesi ospite da Fazio a "Che Tempo Che Fa", "il fedele è sempre un integralista". Ma insomma, in quale stato laico il rappresentante di un’autorità religiosa inaugura l’anno accademico in un’università? Abbiamo forse scordato chi metteva all’indice i libri, e con essi la cultura ed il libero pensiero che si suppone le università dovrebbero coltivare? Ritengo fosse inopportuna la presenza di questo tizio. Altrimenti, dato che ormai era invitato, poteva presentarsi e dire la propria, e chi lo desiderava poteva (e doveva) manifestare il proprio dissenso. Ratzy ha rinunciato a presentarsi: il problema non è più di chi contesta, non credete? Questo è come la vedo io. Scatta però subito la "solidarietà bipartisan" (brr… secondo attacco di orticaria) dei nostri uomini politici, oltrechè dei tele-leccaculo precedentemente menzionati: "eh, no no no, non si può trattare così il papa, no no no, questa non è democrazia!". Infatti. Invece che ognuno dica quello che vuole senza contraddittorio lo è: guai a far anche solo pensare alla gente che esista altro oltre al pensiero unico di questi signori! Ad ogni modo, scatta il "papa-day", come qualche cronista non troppo fantasioso l’ha ribattezzato: 200.000 fedeli accorsi in piazza S.Pietro per dimostrare solidarietà al loro Ratzy, secondo il Vaticano, qualche decine di migliaia in meno secondo la Questura. Almeno in questo, una manifestazione come le altre… Insomma, i cattolici hanno voluto "contarsi", come ormai fanno tutti. Non venitemi a dire che non fanno politica, o che non vorrebbero farla! Tra l’altro, un fitto schieramento (rigorosamente bipartisan) di parlamentari e senatori particolarmente solidali si confonde (ma nemmeno troppo) tra quei 200.000 circa. Ma la solidarietà dei rappresentanti degli italiani è infinita, ed è sempre (quella sì!) ad orologeria: tutti applaudono Mastella dopo il suo durissimo attacco alla Magistratura che l’ha messo sotto inchiesta assieme ad una trentina di esponenti campani dell’Udeur, tra cui sua moglie. Una vera requisitoria. Il sunto? "Mi indagano, ma sono loro che sono prevenuti e fanno politica, non noi che siamo criminali". Concetto ampiamente ribadito anche da Piercasinando… ehm, Pier Ferdinando Casini, sempre da Fazio, sempre ieri sera, quando ha "finemente suggerito" (ah, la vecchia scuola DC!) come "alcuni magistrati" stiano tentando il colpo di stato. Che sciocchino che sono! Non sono i politici che fanno i furbi finchè possono e poi si fingono innocenti quando vengono beccati! Sono i magistrati! Il concetto è semplice: l’azione in sè non è criminosa… cioè, lo è solo se ti beccano. E allora, si fa dietrofront e si mescolano le carte. Il solito coup de theatre, ormai ci provano tutti: d’altronde, hanno imparato dal migliore… Ma sottoporsi al giudizio? Se sei innocente, verrai scagionato. No, no, no: è più facile tentare la carta della persecuzione…

Insomma, veniamo alla conclusione: Mastella dà le dimissioni incassando la solidarietà di tutti, poi qualcosa si rompe e, stasera, la notizia dell’uscita dell’Udeur dal governo con annesso auspicio di pronte elezioni. Come leggere una cosa del genere? Boh, si vede che quegli altri gli hanno promesso l’impunità in caso di vittoria alle urne, cosa che evidentemente Prodi non è (ancora) riuscito a fare. Ma si sa come Mastella sappia tenere i piedi in tante tante tante scarpe. La vicenda è tutt’altro che chiusa. E però mi resta un malessere, un senso di stordimento, un vago sentore di abbandono. Dov’è finita la mia sinistra, una sinistra che mi assomigli, laica ed intransigente sulle questioni sociali, sulle questioni del lavoro, una sinistra che aveva senso dello stato? Io ero tra i critici sulla scelta del PD, e devo dire che avevo ragione: d’altronde, un partito con la Binetti… ma il senso di abbandono, quello resta. Siamo i primi "orfani politici" del nuovo millennio. Ora servirebbe questa sinsitra. Ma dov’è? Chi mi/ci rappresenta?

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7 Risposte a “Six Feet Under”

  1. purtroppo è vero. Ci sarebbe la Rosa nel pugno ma coi numeri che ha non può aver tante pretese, Rifondazione, ma ogni volta che parla tutti le danno addosso. è vero ora l’Italia è governata da caste che si uniscono per fare i loro interessi

  2. Intanto, siamo in attesa di sapere cos’ha intenzione di fare Prodi… e cosa ci attende dopo queste ultime, convulse, giornate. Ad ogni modo, PD o non, non credo proprio che, tornando alle urne, il centrosinistra (o ormai dovremmo dire il centro, visto che Veltroni ha detto che il PD correrà da solo) possa tornare al governo. Dopo cinque anni da cicale, come quelli del governo della cdl, era necessaria un’opera di risanamento, in primis per quanto riguarda le finanze dello stato: lotta all’evasione, che col precedente governo era praticamente legale, abbandono della politica dei condoni. Il governo Prodi s’è dedicato a questo, in questi suoi due anni. C’è riuscito? Almeno in parte credo di sì. Peccato che, causa i soliti noti, non possa riuscire a mantenere le sue promesse, cioè quelle di migliorare le condizioni economiche dei meno abbienti, di diminuire le tasse etc. Sarebbe stato da irresponsabili governare “eliminando l’ICI” sulla prima casa come promesso da Silvio nell’ultimo confronto tv del 2006 prima delle urne: e i comuni con cosa avrebbero dovuto finanziarsi? Coi soldi che lo stato non gli dava più, in quanto tutto preso ad abbattere la pressione fiscale su aziende e ricconi mantenendola inalterata sui ceti più bassi? No, l’opera di risanamento condotta dal governo Prodi era inevitabile, l’unica cosa da fare. Peccato che pretendere che gli italiani se ne rendano conto mi sembra utopico. Allora, alle prossime elezioni, tutti sotto a votare le promesse del nuovo miracolo berlusconiano, basta tasse, basta tutto (per modo di dire, tanto è sufficiente che gli ignoranti ci caschino): niente panem, solo circenses. Credo che ci aspetti questo, purtroppo. Le prospettive non sono rosee. In tutto ciò, la scelta del PD di privarsi della sinistra divenendo un ennesimo partito riformista di centro vagamente papalino a mio avviso non gioverà: tutti ad inseguire il centro, e poi tutti ad inseguire Berluscaz! Ma se si può avere l’originale, per quale motivo bisognerebbe scegliere la brutta copia?

    E così, noi restiamo orfani (o almeno, io resto orfano): oggi come oggi voterei solo per un partito che mettesse come primo punto in programma la laicità dello stato e l’abolizione del concordato, che non è roba da paese civile ma soprattutto da paese libero e laico, appunto. Ma esistono ancora forze capaci di combattere queste battaglie, insieme a quelle del lavoro, a quelle sociali, etc? Io non ne vedo. Come dice Zarathustra85, è tutta una questione di interessi, che siano quelli di Mastella o quelli di Ratzy, e tutti gli altri dietro.

  3. Mi esprimo unicamente riguardo a Ratzynger, poiché sul resto le cose sono ancora in fase di evoluzione (o involuzione): già lo dissi su FilmUp, ma….secondo me la libertà di parola dovrebbe essere prerogativa di tutti. Così come quella di poter ascoltare le parole degli altri. Indipendentemente da ciò che si dice.

  4. @Richmond

    Per me la situazione sta in questi termini: ritengo inopportuno l’invito fatto a Ratzinger a tenere una lectio magistralis durante l’inaugurazione di un anno accademico in un’università statale. Questo, in quanto mi piacerebbe vivere in uno stato laico nel quale non sia l’autorità religiosa (di qualunque tipo, avessero invitato un imam o un rabbino avrei pensato le stesse cose) a dettare le linee di un anno accademico. A parte questo, dato che il papa era invitato, nessuno gli impediva di presentarsi: perchè mai egli dovrebbe essere sottratto alle contestazioni? Si chiedeva il diritto a manifestare contro una presenza ritenuta incongrua. Se poi vuoi sapere come la penso, io sarei andato a sentirlo: mi sarebbe soltanto dispiaciuto di non poter dire la mia, e di non poter partecipare ad un dibattito con questo signore. Il papa ha qualcosa da dire? Lo avrei ascoltato volentieri, e gli avrei risposto educatamente. Però io non ero tra i manifestanti. Se dialogo doveva essere, miglior cosa sarebbe stata invitare il papa in un’altra occasione ed organizzare un incontro- dibattito con gli studenti e con chiunque volesse partecipare. Questo sarebbe stato utile oltreché bello, e se Ratzinger non si fosse sottratto avrei potuto magare ripensare un pò all’opinione che attualmente ho di lui. E’ troppo facile parlare sempre e solo di fronte o a chi non ti può rispondere o a chi non ti risponde perchè la pensa come te. Ma forse sono ragionamenti utopici e un pò troppo romantici.

    Io non sono mai stato a favore della censura e non mi reputo un censore: il papa ha scelto di non presentarsi. Avrei gradito maggiormente, a questo punto, che avesse scelto di non presentarsi e di incontrare in altra sede (magari anche col supporto dell’università, poi, perchè no) gli studenti e i professori, papalini o meno, ciellini e non, e di dialogare con loro. Sarebbe stato realmente interessante. Mi dispiace solo perchè credo che il rispetto della libertà e delle opinioni altrui non faccia parte del DNA di alcuna religione.

    Ciao! 🙂

  5. ripeto una frame di flaiano che amo tantissimo e si addice tantissimo al momento:

    la situazione è grave ma non seria…

  6. Comlimenti, sono contento di essere arrivato così per caso in questo Blog!… veramente interessante, complimenti… almeno in rete si incontrano discorsi interessanti, orami la televisione sputa soltanto lettere sensa senso. Ciao Lomax

  7. Ciao, garzie lomax!!

    E’ vero, la televisione racconta solo balle, ormai: l’unico problema della rete è il caos che regna sovrano. Ma, come insegnava un buon vecchio grande pensatore, “occorre possedere il caos dentro di sè per generare una stella danzante”.

    Son contento che il blog ti sia piaciuto, torna a farmi visita!

    Ciao!! 🙂

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