March Round-Up: uomo, macchina, preda

L’8 febbraio scorso gli Everything Everything hanno dato alle stampe Bad Friday, primo estratto dal nuovo album Raw Data Feel in uscita il 20 maggio prossimo. Non ve ne avevo parlato nel Round-Up del mese scorso perché… beh, me ne sono colpevolmente dimenticato. Rimedio subito, perché nel frattempo i nostri hanno trascorso marzo dando in pasto al mondo altri due singoli, Teletype (uscito il 9 marzo) e I Want A Love Like This (pubblicato il 29 marzo): è del primo di questi ultimi che vorrei parlarvi. Se infatti I Want A Love Like This riprende tematiche ma soprattutto sonorità che sono vicine (vicinissime) a quelle di RE-ANIMATOR e in particolare dello splendido A Fever Dream (il video, seppure caratterizzato da sperimentazioni con l’intelligenza artificiale, riprende un po’ colori e scenografia di quello di Desire, vedere alla voce “impalcature + luci al neon”), configurandosi un po’ come un classico pezzo à laEverything Everything, con TeletypeJonathan Higgs e soci tornano a sparigliare parecchio le carte in tavola, proponendo un brano che è compiutamente elettronico, fatto di glitch e drum machine (governate efficacemente da Micheal Spearman), sostenuto dai bassi distorti del solito, ineffabile Jeremy Pritchard e intarsiato dal prezioso lavoro di cesello delle chitarre di Alex Robertshaw, che si rincorrono in intrecci geometrici a sottolineare la consueta, splendida linea melodica della voce. Ecco, Teletype è gli Everything Everything alla massima potenza, con un pizzico di ciò che la band potrebbe diventare nel futuro: melodia pop, gusto per la sperimentazione, un flirt sempre più spericolato (e dichiarato) con le asprezze dell’elettronica, amore per la complessità. A occhio e croce, ascoltando i testi e guardando i video, il quartetto di Manchester sembra stare spostando la propria attenzione verso il tema delle intelligenze artificiali e del confine, sempre più labile, tra uomo e macchina: riflessioni mai banali, e che seguono naturalmente quelle proposte con RE-ANIMATOR, ma a questa attenzione per tematiche tanto importanti (e ambiziose) Higgs e soci ci hanno abbondantemente abituato negli anni. Direi che, se queste sono le premesse, Raw Data Feel si prospetta parecchio, parecchio interessante.

Altro disco molto atteso e previsto per maggio (ma il 15) è il quarto lavoro di studio dei Moderat, annunciato fin qui dal calembour More D4ata relativo ai prossimi live e che sembra essere proprio l’anagramma di Moderat 4, che sarà chiaramente il titolo del lavoro. Easy Prey è il secondo singolo estratto, pubblicato lo scorso 11 marzo, ed è un brano IDM cupissimo, scuro, fatto di drum machine e droni profondissimi, addolcito dalla vocalità sempre molto yorkiana di Sascha Ring. Una sorta di romanticismo post-industriale, scavato dentro un’elettronica eclettica e dark: la potenza sonora sprigionata da Ring, Bronsert e Szarzy in questi tre minuti e mezzo scarsi la dice lunga su cosa possiamo aspettarci dall’album. Come già detto il mese scorso, sarà un graditissimo ritorno.

Il 25 marzo è stato rilasciato per Impulse! Records questo Live at Sound City, piccolo album (solo quattro tracce) registrato nel corso di una sola giornata da Pino Palladino con il compositore e polistrumentista americano Blake Mills e il sassofonista Sam Mendel presso i leggendari Sound City Studios di Van Nuys (Los Angeles). Come avrete già intuito, il materiale contenuto in questo EP proviene integralmente dallo splendido Notes With Attachments, album pubblicato da Palladino e Mills lo scorso anno e di cui avevo parlato esaustivamente qui, qui e pure qui (tanto per ricordarvi quanto mi fosse piaciuto quel disco). Live at Sound City ripropone come detto quattro brani di Notes With Attachments in una versione che potremmo definire da camera, in un arrangiamento intimista per trio basso/chitarra/sax: una line-up ancora più ridotta di quella ammirata nel già bellissimo live per gli NPR TIny Desk Concert. Su YouTube si trovano facilmente i video relativi alle registrazioni di questi quattro brani, ve ne lascio uno tanto per farvi un’idea (e per permettervi di ammirare lo splendido Music Man Stingray Fretless del buon Pino, di per sé un bel pezzo di storia della musica pop e non solo): di classe in questo video ce n’è tantissima, e come ripeto ogni volta questa è musica che fa sempre bene ascoltare con grande attenzione.

E parlando di bassi fretless, volevo lasciarvi con un brano del cantante, compositore e musicista brasiliano Mildes, intitolato Na Sementeira, che farà parte dell’EP Encarnação, di prossima uscita: al brano ha collaborato uno dei miei bassisti preferiti, Paulo Antonio, che ho avuto il piacere di conoscere su Instagram (di Paulo vi avevo già parlato qui e qui) e che in questo brano suona il suo basso fretless. È proprio il basso a cantare sulla parte iniziale del brano, prima dell’ingresso della voce, disegnando sinuosamente il tema del brano: Na Sementeira è una splendida ballad sostenuta proprio dal lavoro di Paulo sui pedali bassi, estremamente interessante sia dal punto di vista ritmico che melodico, e arricchita dalle coloriture dei synth di Rafael Ramos. Sicuramente un bel biglietto di visita per l’EP, che speriamo di ascoltare presto!

(English version) And since we are talking about fretless bass, I want to say something on the new song by the Brazilian singer, composer and musician Mildes, titled Na Sementeira, which will be part of the upcoming EP Encarnação. The song features one of my favorite bass players, Paulo Antonio, who I had the pleasure to meet on Instagram (I had already told you about Paulo here and here): in this song, indeed, Paulo beautifully plays his fretless bass. You can hear the fretless singing as the track starts, sinuously drawing the theme of the song before the voice of Mildes steps in: Na Sementeira is a gorgeous ballad supported by Paulo‘s work on the bass pedals, extremely interesting both from the rhythmic and the melodic point of view, and enriched by the colors provided by Rafael Ramos’ synths. Na Sementeria sets very high expectations on the whole EP, which we hope to hear soon!

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